Mi è sempre piaciuta questa ceppaia di ginepro! La presenza di molti tronchi leggeri e la bellissima vegetazione dell’itoigawa fanno di questo bonsai un esemplare molto affascinante.
E’ presente da molti anni all’interno del Museo Costantino Franchi di Pescia.
Nel 2009 il ginepro si presentava così:
Fronte
Lato sinistro
A dicembre dello stesso anno procedo alla prima lavorazione. Le masse vegetative non sono ancora molto dense e folte, ma è comunque arrivato il tempo di un riordino della vegetazione. In questa lavorazione, dopo l’usuale pulizia, l’obbiettivo principale è la selezione e riapertura della vegetazione. Il tutto avviene senza cambiare sostanzialmente il carattere e la forma del bonsai.
Quello che mi interessa mettere in evidenza è il carattere e la personalità di ogni singolo tronco per ottenere quello che è l’obiettivo vero: l’armonia dell’insieme.
Ecco il risultato finale:
I singoli ciuffi vengono aperti e posizionati a formare palchi e sottopalchi fogliari.
Un particolare del nebari e dei tronchi.
Il ginepro nel 2010 e nel 2011. I palchi cominciano a gonfiarsi!
Nell’ aprile 2012 procedo al rinvaso. A tal proposito scelgo un vaso a fior di loto della stessa larghezza del precedente ma di altezza inferiore.
Il ginepro nel 2013.
D’ora in poi la vegetazione sarà gestita attraverso le periodiche pinzature e sostituzioni di apice.
Con la punta delle dita procederò a asportare la vegetazione che cresce verso il basso mantenendo in questo modo i profili inferiori dei palchi sempre ben definiti.
Con le fobici invece spunterò la crescita apicale di ogni ciuffo. Così facendo darò modo alla pianta di non crescere oltre la silhouette voluta e allo stesso tempo infoltire ogni singolo palco.
Lato sinistro
Dopo anni di pinzatura, la continua crescita della vegetazione hanno reso i palchi troppo folti e grandi per lo stile di questo bonsai. tutti gli spazi si sono chiusi e i palchi, pur manifestando una aspetto soffice e naturale, sono diventati oggettivamente grandi.
La chioma abbondante ha inoltre nascosto completamente la strutture multitronco di questo ginepro.
Nel 2017 il bonsai si presenta così.
Fronte / Retro
Lato sinistro
Particolari della chioma.
La prima fase della lavorazione prevede la pulizia e la selezione della vegetazione. Vengono dapprima potati i rami in eccesso.
Dopodiché viene pulita la corteccia, applicato il liquido Jin, sfoltiti e puliti i rimanenti rami. Alla fine di questa fase sul pavimento giace una discreta quantità di vegetazione.
La seconda fase della lavorazione è la filatura.
Applico il filo su tutta la ramificazione in modo da aprirla e posizionarla il più correttamente possibile. I fili utilizzati sono tutti di piccolo diametro e la quasi totalità della vegetazione ha visto l’utilizzo di filo compreso tra il mm.0,6 al mm.1,5.
Finita la lunga fase di filatura si arriva finalmente alla modellatura.
Profili inferiori definiti, spaziature tra i palchi e all’interno degli stessi, dimensioni diverse dei palchi, evidenziazione delle profondità, ecc sono tutti gli obbiettivi che si cercano di realizzare in una modellatura di un esemplare avanzato come questo.
Rispetto alla precedente impostazione ho cercato di dare una maggiore direzione verso sinistra del tronco principale in modo di assecondare il più possibile la spinta verso sinistra di tutta la composizione.
Ecco il ginepro a fine lavorazione:
Retro
Lato sinistro
Alcune foto che mettono in evidenza alcuni articolari prima e dopo la modellatura
Alcuni particolari della chioma e della ramificazione
Armando Dal Col
Novembre 05, 2017
Caro Francesco che dire, le operazioni che hai svolto in questi anni su questo prezioso ginepro meritano un lunghissimo applauso. Mi piace la tua sensibilità nel “mettere le mani senza stravolgere il disegno iniziale”, fatto sicuramente da un vero maestro giapponese. Con stima,
Armando Dal Col
Francesco Santini
Novembre 24, 2017
Grazie Armando. In effetti non sempre è necessario stravolgere e imporre una nuova forma!….talvolta è più interessante accompagnare la pianta nel suo processo naturale di maturazione! 🙂
Con stima.
Francesco