Il Ginepro è stato importato dall’azienda FRANCHI BONSAI nel 2013.
Il bonsai si presentava in ottima salute ma con un evidente mancanza di manutenzione. La vegetazione era abbondante e la crescita degli ultimi anni aveva chiuso ogni spaziatura tra i palchi.
Fronte – Retro
Lato sinistro – Lato destro
La folta vegetazione, non facendo penetrare luce e aria all’interno della chioma, aveva causato il disseccamento della ramificazione più interna.
In questi casi la prima cosa da fare è la pulizia della vegetazione: eliminazione dei rami secchi e deboli, sostituzione di apici, eliminazione dei rametti superflui.
Il particolare del Takiagari mette in evidenza le vene vive e secche che ruotano su se stesse. Oltre alla vegetazione è necessario dare una pulita anche alla corteccia e alla legna secca.
Ecco il ginepro dopo la pulizia della vegetazione.
Decido di procedere alla lavorazione di questo bonsai durante una dimostrazione alla “BONSAI & FRIENDS” del 2013.
Per l’occasione posso contare sul prezioso aiuto di due cari amici: Michele Pacini e Giacomo Bellini.
I rami da filare sono tanti e il lavoro si concentra soprattutto sulla riapertura, alternanza e definizione di ogni singolo rametto. In questa fase si da molta importanza all’apertura a raggiera dei rami in modo da far passare luce e aria tra la vegetazione.
Fronte – Retro
Lato sinistro – Lato destro
Nel 2014 procedo a un rinvaso per sostituire parte del terreno e togliere il vaso rotto.
Negli anni a seguire viene eliminato il filo e infoltita la chioma con pinzature e sfoltimenti periodici.
A luglio 2016 il ginepro si presenta così:
Fronte – Retro
La vegetazione è di un bel verde brillante e ha ormai chiuso gran parte degli spazi tra i palchi.
La crescita di questo tipo di ginepro si presenta sempre con queste “frecce”….è sufficiente accorciarle in modo da accumulare vigoria e ripristinare il profilo del palco.
Il lavoro della precedente lavorazione ha permesso il posizionamento della ramificazione primaria e secondaria e l’apertura della ramificazione.
In questa lavorazione sarà sufficiente filare solo la vegetazione più fine in modo da definire con precisione ogni singolo palco.
Uno dei particolari più belli è la rotazione delle vene vive e secche.
Con gli anni la corteccia si accumula e periodicamente procedo alla sua pulizia.
Questa operazione tra i bonsaisti è motivo di discussione: Procedere alla rimozione della corteccia o lasciarla tutta? personalmente sono contrario alla rimozione della corteccia su gran parte delle conifere (pini e cipressi su tutti). Sul ginepro chinensis preferisco invece evidenziare il colore e la definizione delle vene per cui periodicamente pulisco la corteccia. Ritengo tuttavia che il colore più bello non sia quello che si ottiene subito dopo la pulizia ma quello che si presenta qualche mese dopo quando il colore tenderà ad essere più “patinato”. Non applico oli o altri prodotti sulle vene.
Il grosso del lavoro è la precisa filatura di ogni rametto. In questa lavorazione vengono usati fili di rame con diametri variabili dal mm.0,6 al mm.1,5
I rami vengono posizionati in modo da dare al palco un adeguato volume ed un profilo inferiore definito.
Ecco il risultato finale.
Fronte
Retro
Lato sinistro – Lato destro
…ed alcuni particolari della chioma!
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